mercoledì 27 ottobre 2010

Pallavolo, Valentina è proprio Serena: "A Busto si sta benissimo"

IL CAMPIONATO è lontano, lontanissimo (si comincerà domenica 28 novembre, Busto giocherà a Castellana Grotte), così come tre giocatrici del sestetto titolare, impegnate con le rispettive Nazionali in vista degli imminenti Mondiali: Havelkova e Havlickova (Repubblica Ceca), Crisanti (Italia). Sarà una lunga preparazione, magari anche poco divertente, perché a un certo punto la voglia di giocare per qualcosa in palio prenderà il sopravvento. In ogni caso, l'agenda della nuova Yamamay Busto Arsizio è zeppa di impegni, ufficiali e non, come l'allenamento congiunto di lunedì scorso contro la Liu-Jo Modena delle tante ex (Bacchi, Fernandinha e Matuszkova). Ieri, intanto, ne abbiamo approfittato per scambiare quattro chiacchiere con Valentina Serena, 28enne palleggiatrice veneta arrivata qualche mese fa da Bergamo, dove nella stagione scorsa ha conquistato la Champions League.  

                                                                                        
Valentina, possiamo dire che quella di Busto sìa l'occasione più importante della sua carriera?
«Beh, io la definirei semplicemente un'occasione. Certo, sono molto stimolata, perché questa è una società fantastica, ambiziosa, organizzata, con un gruppo giovane e desideroso di crescere».
Con la Foppa ha vinto in Europa ed è stata protagonista della Final Four. in Champions League Ricordi legati a quell'esperienza?
«Molto belli, anche perché quando si conquista un trofeo così importantel a soddisfazione è doppia. Io sono arrivata dalla Turchia a stagione già iniziata perché entrambe le palleggiatoci di Bergamo avevano qualche problema fisico. Credo di avere fatto il mio, quello che ci si aspettava da me. Ovviamente, ho cercato di imparare tutto il possibile dalla Lo Bianco. L 'esperienza in Champions è stata la prima per me: non ero abituata a giocare ogni tre giorni. Devo dire che è si è rivelata molto istruttiva per imparare a tenere sempre alta la concentrazione».
Busto: società fantastica, dicono tutte le giocatrici. Ma perché?
«Al di là del palazzetto, del pubblico e dell'organizzazione societaria, forse c'è un motivo particolare. I dirigenti della Futura sono molto attenti nel compiere ogni azione che possa far star bene le atlete sotto tutti i punti di vista: non solo quello sportivo, ma anche quello personale. Ritengo sia un aspetto fondamentale».
Adesso la società ha iniziato anche a vìncere, con la Coppa Cev 2009-2010. Vorrà continuare...
«Beh, qualcosa bisognerà portare a casa, sì...».
Avrà a disposizione «bomber» potenti come Havelkova e Havlickova. Contenta?
«Certamente. Mi diverto sempre, sia con attaccanti di palla alta che con il gioco veloce. Tra l'altro so che Helena (Havelkova, ndr) ama giocare una palla più spinta, quindi non ci saranno problemi. Peccato non potere affinare subito l'intesa con loro: dovremo aspettare ancora un po'». 
Gianmario Bonzi

Pubblicato su "Il Giorno" (ed. Varese) del 21 ottobre 2010 

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